Ieri sera ho partecipato al mio primo recycling party.
No, non si tratta di una serata al consorzio per imparare la nobile arte di separare la munnizza.
È stata invece una simpatica cena tra amichette per scambiarsi regali riciclati, rigorosamente indifendibili. Della serie arrivi con un orrore, torni a casa con un orrore più brutto.
L’assetto è quello standard. Solite proporzioni, 5 bionde 1 rossa 1 mora. Aperitivi, stuzzichini, pizza assassina (cipolla a go-go) panettone farcito e vari “digestivi” per mandare giù il tutto.
Ad ogni dono si assegna un numero, si estrae il nome, si estrae il numero e quello che ti tocca, ti tocca.
È stato un ottimo sistema per esorcizzare il Natale, questo mio battesimo del riciclo, anche se immagino che occorra un po’ di organizzazione. Intendo dire che di solito le persone che ti fanno regali poco azzeccati (oltre ai fidanzati, naturalmente) sono persone con cui hai poca sintonia. Le stesse con cui ti viene poi voglia di riciclare un regalo. Urge perciò catalogare i doni in base al donatore, l’occasione, ed i gradi di separazione. Come la raccolta differenziata, appunto.
Ma questa è stata solo la prima parte della festa.
La serata aveva anche come scopo ascoltare l’oroscopo 2011 di Paolo Fox (va male a tutti, ma il bello è che anche il 2010 è stato un disastro e quindi siamo tutti già abituati) e parlare dell’incomunicabilità tra maschi e femmine.
Ma questa è un’altra storia, per la prossima puntata.